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Non è vero che gli anziani non digeriscano il latte. La lattasi, l’enzima che serve a digerire il lattosio del latte può diminuire la sua efficienza al crescere dell’età, ma questo non sempre succede e soprattutto si può “allenare” la capacità digestiva proprio col consumo di latte o yogurt; sono comunque disponibili oggi molti prodotti a ridotto o nullo contenuto di lattosio, senza dimenticare che yogurt e formaggi sono ben tollerati e sono anch’essi un’ottima fonte di calcio.
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Non è vero che l’aumento di peso sia inevitabile al progredire dell’età. Dobbiamo contrastare la riduzione del fabbisogno energetico mangiando di meno e muovendoci di più.
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Non è vero che gli anziani abbiano bisogno di bere meno degli adulti. Anzi, proprio in questa fascia di età il rischio di disidratazione è più elevato, perché il segnale di stimolo della sete è meno efficiente.
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Non è vero che nell’anziano si debba limitare l’assunzione di fibra per paura di problemi intestinali. Anzi un’adeguata assunzione di fibra da cibi che ne sono naturalmente ricchi come frutta, verdura, legumi e cereali integrali – facilita la funzione intestinale, combatte la stipsi e induce senso di sazietà.
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Non è vero che gli anziani non possano bere caffè. Infatti, anche se in età avanzata aumenta la sensibilità alla caffeina, il caffè nei limiti della 2-3 tazzine al giorno può essere utile sia per aumentare la performance psicofisica che per contrastare il calo pressorio postprandiale di cui spesso gli anziani soffrono.
Ad Maiora Semper
StudioKAI, L’Esperienza di restare IN FORMA IN-FORMATI.
informazioni prese dalla linea guida del crea (centro di ricerca alimenti e nutrizione)https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018