Non è vero che bere birra dia vantaggi alla nutrice: non è vero che favorisca la secrezione lattea, anzi come tutte le altre bevande alcoliche ne riduce la quantità.
Non è vero che “il latte fa latte”, né che bere latte durante l’allattamento favorisca l’insorgenza di allergie nel bambino. Latte e latticini devono essere presenti nell’alimentazione della donna che allatta nelle stesse frequenze della donna che non allatta.
Non è vero che bere tanta acqua o in generale tanti liquidi oltre il necessario faccia produrre più latte.
Non è vero che la nutrice abbia fabbisogni maggiori di calcio né che, se si alimenta bene, sia necessaria una supplementazione di calcio. Il calcio necessario alla sintesi di latte viene comunque mobilizzato dal tessuto osseo della nutrice che subisce un impoverimento temporaneo, per normalizzarsi progressivamente nei periodi successivi all’allattamento.
Non è vero che la nutrice debba evitare di mangiare alimenti con sapori forti o spezie per paura che il latte risulti di sapore non gradito. Al contrario la varietà dei sapori del latte materno faciliterà l’introduzione di cibi solidi e porterà ad una maggiore propensione del bambino verso alimenti diversi.
Non è vero che caffè e tè siano proibiti durante l’allattamento, basta berne poco (2 tazzine di caffè al giorno) e lontano dalla poppata. Se si desidera berne di più scegliere i prodotti decaffeinati o deteinati.
Ad Maiora Semper
StudioKAI, L’Esperienza di restare IN FORMA IN-FORMATI.
informazioni prese dalla linea guida del crea (centro di ricerca alimenti e nutrizione)https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018